Le RanestRane mettono in musica il cinema e mettono il cinema nella musica; impresa titanica che continuano a svolgere meravigliosamente anche sul nuovissimo Apocalypse Now.
Dopo la loro magnum opus durata cinque anni e tre volumi dedicata a 2001 Odissea nello Spazio, per i loro standard si erano presi quasi una pausa con il rifacimento di Pink Floyd’s The Wall (il film di Alan Parker), ma era ormai giunto il momento di vederli alle prese con del nuovo materiale originale. Apocalypse Now è stata una scelta coraggiosa in quanto era difficile dire se il loro rock progressivo spaziale dal massiccio impiego di synth si sarebbe ben sposato con l’opera di Kubrick. Bene, a metà di Napalm mi trovavo già a bocca aperta.
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